L’ artigianato di Cracovia tra arte e storia.

Artigianato a Cracovia, è un’attività che consiste nel creare oggetti utili e decorativi interamente a mano, infatti non vengono considerati tali gli oggetti prodotti in serie o con l’utilizzo di macchinari. Perciò i prodotti dell’artigianato hanno un valore non indifferente, dal momento che ognuno è diverso dall’altro e questo li rende unici.

Bisogna però distinguere artigianato dall’arte, la differenza sta nel fine: mentre l’artigiano ha il compito di produrre oggetti d’uso, l’artista invece cerca di creare qualcosa “di bello”.

Nell’antichità le due facoltà non erano separate, infatti gli uomini creavano solo gli utensili di cui avevano bisogno o facevano statue per chiedere favori alle divinità. Nell’età classica, a partire con i Greci, avviene la prima distinzione con l’artigianato e l’arte divenne la ricerca della bellezza, individuata nell’armonia, nell’ordine e nella simmetria. I Romani, sebbene fossero un popolo fortemente materialista, furono affascinati dall’arte greca e cercarono di imitarla in tutto e per tutto.

medioevo

Arriviamo poi al medioevo dove l’arte viene svalutata e dimenticata mentre ci si concentra maggiormente sull’artigianato vero e proprio. Proprio in questo periodo nascono più di 200 nuovi mestieri, svolti ognuno in una bottega diversa ( che si trasformeranno più avanti in veri e propri laboratori artistici). Gli artigiani nel medioevo erano i padroni indiscussi dell’economia. Erano totalmente indipendenti: si procuravano da sè le materie prime, le lavoravano e le rivendevano senza l’aiuto di nessuno.

L’arte incontrò una forte rinascita e un notevole risolevamento in Italia durante il Rinascimento, infatti proprio in questo periodo furono riscoperte tutte le opere dell’età classica e chiunque ne rimase affascinato. Anche l’artigianato subì una leggera modifica perchè per riuscire a competere dovette cercare di creare oggetti non solo utili ma anche belli.
Ora entra in gioco la Polonia, il paese che probabilmente fu più influenzato dal Rinascimento italiano.

anni (1518-1540)

Infatti in questi anni (1518-1540) la regina di Polonia fu l’italiana Bona Sforza che governò insieme al re Sigismondo I, importando molti usi e costumi italiani, compreso l’amore rinascimentale per l’arte (vogliamo ricordare che la capitale in quei anni era proprio Cracovia!).

Gli anni del rinascimento, che sono XV e XVI secolo, sono considerati senza dubbio l’età d’oro per Polonia poichè l’intera nazione ebbe una sostanziale crescita culturale grazie alla mancanza di guerre e ai molti artisti italiani, tra i quali ricordiamo Francesco Fiorentino, Bartolomeo Berecci e Santi Gucci. Quest’ultimi si stabilirono quasi tutti a Cracovia, rendendo la città la vera capitale culturale della Polonia e una delle maggiori in tutta Europa.

Ecco perchè ora potrete trovare qui una passione per l’arte e per l’artigianato che vi sembrerà di non esservi spostati di un millimetro dalla vostra patria. L’artigianato in particolare ha assunto un ruolo molto importante e durante tutti questi anni l’ha mantenuto.

Ci sono oggetti d’artigianato di ogni tipo, dall’oro al legno e persino di ceramica. Camminando tra le vie della Stare Miasto ( città vecchia) non potrete fare a meno di comprare fantastici modellini della piazza del mercato o della basilica fatti tutti interamente a mano.

Quelli che vi consigliamo si trovano nella Rynek Glowny all’interno della Sukiennice ( Palazzo del Tessuto), oppure nella Via Reale, nella Stradomska e a Dluga si possono trovare ceramiche dipinte a mano curando i minimi dettagli.

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